giovedì 27 dicembre 2012

Buon Natale

Ormai sempre più di rado mi soffermo a guardare il mio buon vecchio blog, forse stanco di scrivere, forse preso da altre faccende più o meno futili.
Però una piccola riflessione su questo Natale ci vuole.

Spinto anche ciò che sta succedendo alla società moderna, dai Maya, spesso citati in questi giorni, da ciò che leggo nei vari siti.

Molto bella la riflessione che ho trovato su un sito a me caro, penso che posterò il link per facilitare l'accesso. ma veniamo a noi.



Da piccolo adoravo il Natale, Santa Lucia, il capodanno. Erano momenti magici, unici. Già i primi di dicembre si sentiva aleggiare nell'aria lo spirito delle feste. Forse perché a breve terminava la scuola, che riprendeva col nuovo anno, anche se carichi di compiti, poco importava. Il fatto di veder scendere la neve, il giocare con la slitta, con le palle di neve, sciare tutto il giorno e poi la sera ancora giocare fino a sfinimento.
Girare per il paese illuminato di mille colori, addobbare l'albero e costruire il presepe. Tutto faceva parte di questa magia.

Ma poi gli anni passano, si cresce, si accumulano esperienze, si scoprono verità e falsità, si scopre presto la natura umana, pronta a mentire anche ai propri figli sin da piccoli. si scopre che dietro al Natale non esiste nessuna magia, solo finzione.

I genitori che ci esortano a crescere, a non sognare, a non fantasticare, a non credere alle favole, quando loro sono i primi a propinarci in testa tali menzogne. Lo shock quando scopri per la prima volta che non esiste Babbo Natale, Santa Lucia, la Befana e tutte le altre celebrità così preziose alla mia infanzia. E ci chiedono ancora di fare l'albero di Natale, di intonare canti natalizi. Ma per cosa? Per chi?

Dov'è la magia in tutto ciò?

La cosa che trovo più ridicola e disgustosa è l'ipocrisia della gente, Tanti bei sorrisi, scambi di baci e auguri, quando il giorno prima e il giorno dopo a stento ti salutano.
I pranzi con i parenti, un ritrovo di serpi pronti a succhiarti il midollo se solo potessero, intavolando discorsi futili o cercando di estrapolare ricordi di altri tempi.
Mostrando quei falsi sorrisi di circostanza.
Chi ha bisogno del Natale? i più piccoli? Ormai sono talmente viziati dai genitori che ormai non si accorgerebbero della differenza rispetto ad altri giorni se non per l'obbligo di fare l'albero di natale.
Tanto bene o male se vogliono una cosa, rompono le scatole finché non la ottengono, che sia gennaio, agosto o settembre. Quindi...?
Si, hanno anche i regali di nonni, zii ecc, ma che valore danno a tali regali?

Si lo so che molti di voi non saranno d'accordo con il mio giudizio, ma questo è il mio punto di vista.

Odio il Natale, lo avete capito. Forse perché in vita mia ho potuto godermelo poco, forse perché mi ha portato più brutti ricordi che bei momenti, forse perché in questo momento tendo a vedere tinte scure.

Comunque buon Natale a chi sente ancora il Natale "magico".

lunedì 10 dicembre 2012

TUTELA E VALORIZZAZIONE DEI BENI STORICI E ARCHEOLOGICI IN VAL DI SOLE: UNA SITUAZIONE INSOSTENIBILE

         
                                                    di Vittorio Pirri,  20-07-2012

“Mentre la Val di Sole, usata forse fin dall’antichità come direttrice di penetrazione verso la Valcamonica e la Valtellina, non ha restituito a tutt’oggi che sporadiche testimonianze del suo più remoto passato, la Valle di Non(…)”.
Così iniziava lo storico fascicolo Archeologia nelle Valli di Non e di Sole, edito nel 1992 dalla Provincia Autonoma di Trento, Servizio Beni Culturali Ufficio Beni Archeologici.  Eppure i castellieri preistorici segnalati dal Reich, i reperti citati dal Bezzi nonché i prediali e i toponimi studiati dalla Anzilotti, avrebbero dovuto lasciar presagire una situazione archeologica della Val di Sole ben differente da quella appena accennata nel ’92, o comunque aggiornata!  Dopo un approfondimento sulla rintracciabilità dei reperti che avrebbero dovuto dimostrare una certa importanza archeologica del contesto vallivo solandro, questo fu l’incredibile risultato:
    1882, si rinvenne a Malè un frammento di ara votiva tardo romana assieme ad altri reperti archeologici in un orto presso la parrocchiale: oggi risulta tutto perduto.
    Presso Carciato si rinvennero abbondanti reperti preistorici depositati nella collezione Malfer di Rovereto: in seguito agli eventi bellici vennero perduti.
    Nel 1885 importanti reperti protostorici furono rinvenuti da don Giuseppe Baggia sul dosso di San Rocco di Pejo. I reperti descritti dal Campi ad oggi risultano dispersi.
    Nel medesimo periodo si rinvenne nello stesso sito una moneta romana risalente al periodo di Cesare Augusto. Ad oggi risulta dispersa.
    Rinvenuti sul dosso di S.ta Lucia di Comàsine abbondanti reperti dell’Età del Bronzo. Depositati nella canonica del paese, a causa di un furioso incendio andarono tutti distrutti.
    I reperti archeologici che andavano dall’Età del Bronzo fino al periodo romano rinvenuti a Cis durante la ristrutturazione della chiesa, ad oggi risultano non reperibili.
    Sul dosso del Castelac di Mezzana  venivano segnalati già dal Reich avanzi di mura megalitiche. Il sito lasciato in totale abbandono, ad oggi risulta non rilevato.
    Si rinvenne nello stesso sito un vasetto ritenuto eneo. Oggi risulta non reperibile.
     Nel 1973 Quirino Bezzi raccolse sul castelliere di Cusiano, precedentemente segnalato dal Reich, sei chili di materiale archeologico. Prontamente consegnato alla Soprintendenza di Trento dopo breve tempo risultò tutto perduto.
    Ancora il Bezzi, segnalava una torretta di avvistamento romana nel castelliere in località presso Malè. In seguito al recupero di materiale edilizio fu rasa al suolo.
    Nonostante il complesso sacro della chiesa di S.ta Brigida di Dimaro risultasse ben visibile fino agli inizi del ‘900 e fosse inscritta tra i beni monumentali regionali, in seguito venne rasa al suolo (oggi il sito è interessato da un programma stagionale di
      scavi archeologici e oggetto di attenzione culturale (!!!)).

A questo punto si potrà pensare che attualmente la sensibilità verso il patrimonio storico-archeologico in Val di Sole, sia stata in grado di migliorare decisamente una situazione di carente tutela e di gravissimo degrado culturale. Si dovrà invece constatare una persistente insensibilità verso tale aspetto che dovrebbe invece caratterizzare un’identità culturale dai precedenti storici significativi:
  -   Alla fine degli anni ’90, a causa di lavori di ristrutturazione di edifici adiacenti
       l’antichissima cesa pagana di Pejo, recante affreschi medievali, venne rasa al suolo.
    In seguito a ristrutturazione di un maso in località Dos Piciol di Pejo, un masso con coppelle          
      di fattura preistorica venne irrimediabilmente distrutto.
     In seguito alla ristrutturazione del Baito Cadinel sulla dorsale del Monte Cercen, un altare preistorico densamente coppellato venne inesorabilmente distrutto.
    Nonostante le ripetute segnalazioni ufficiali in quanto importante monumento preistorico di cultura megalitica, il famoso Sass dele Strie di Pejo sito in località Seroden, a causa di una benna meccanica guidata dall’incompetenza preziose incisioni venivano asportate irrimediabilmente (foto 1-2).
    Una croce di tipologia alto-medievale incisa sul Sass dele Crocette di Pejo, per ignorante iniziativa veniva gravemente deturpata.
    Una bellissima croce medievale incisa su masso affiorante dal terreno sita sul castelliere di Cusiano, per ignorante iniziativa veniva gravemente deturpata.
    In località Sot Castel di Pejo in sito archeologico con grado di tutela 03, i resti di un forno preistorico di Età dl Bronzo in seguito ad un intervento didattico non autorizzato venivano irrimediabilmente distrutti.
    Nel medesimo sito tracce di un focolare preistorico in contesto di abbondante materiale archeologico del periodo Bronzo-Ferro, in seguito ad uno scavo didattico non autorizzato veniva distrutto (foto 3-4).
    Nel medesimo sito in seguito ad uno scavo didattico non autorizzato un muretto a secco, forse parte di capanna preistorica, veniva distrutto.
    Nel medesimo sito un reperto in ciottolo fluviale che alla descrizione dei ragazzi partecipanti allo sconsiderato programma didattico, doveva consistere in un antico pestello da mortaio, andò irrimediabilmente disperso.
    Nonostante  le ripetute segnalazioni sia verbali che scritte (La Val, sett. Dic.,2002) sullo stato di abbandono e riutilizzo ad iniziativa di privati dell’antico fonte battesimale di Celentino di epoca romanica, ad oggi il reperto versa in condizioni precarie e soggetto a gravi danneggiamenti ( foto 5).
    Lo scavo archeologico adiacente alla casa Grazioli di Strombiano e la stessa struttura a vetri progettata per la pubblica visione della primitiva casa medievale, pur trovandosi nella pubblica piazza versa oggi in gravissime condizioni e in totale stato di abbandono (foto 6-7-8).
    Nonostante le ripetute segnalazioni verbali e scritte, al proposito della precaria situazione della torre medievale di Strombiano, ad oggi la struttura versa in gravissime condizioni e in totale stato di abbandono.
    La struttura lignea progettata nel 2002 per il contenimento e la pubblica visione dello strato archeologico sito sul sentiero in località Sot Castel di Pejo, versa oggi in condizioni di abbandono e totale degrado (foto 9, prima. Foto 10, oggi).
    I gradini e la ringhiera lignea progettati per agevolare la pubblica visione del monolito preistorico coppellato sito nella medesima località , versano oggi condizioni di abbandono e totale degrado (foto 11, prima. Foto 12, oggi).
    Il masso tabulare preistorico a coppella singola e la macinella incisa sul masso adiacente siti in località Frattasecca di Pejo posti in posizione di sicurezza per agevolare la pubblica visione ad oggi  privi di tutela, fungono da focolare per turisti trovandosi quindi soggetti a danneggiamenti ( foto 13).
    Masso erratico coppellato sito in località Cavallar, presso S. Bernardo di Rabbi è andato recentemente distrutto.
    Il forte Barbadifiore e tutto il sistema limitrofo di trinceramenti risalenti alla Grande Guerra siti nella Val del Monte presso Pejo, nonostante meta stagionale di una significativa frequenza turistica, ad oggi versa in stato di degrado, totale abbandono nonché privo di adeguate strutture di sicurezza ( foto 14-15-16).
    Dipinto su tela  raffigurante S.ta Caterina all’interno della chiesa di Cogolo risulta in evidente stato di abbandono. Attaccata dall’umidità e dalla muffa ad oggi versa in grave degrado ( foto 17-18).
    Il campanile della medesima chiesa il cui San Cristoforo venne gravemente danneggiato negli scorsi anni ’70 da uno sconsiderato restauro effettuato con prodotti eccessivamente aggressivi, ad oggi è soggetto a crolli ( foto 19).
    Parte di un mulino a mano probabilmente medievale rinvenuto durante lavori di scavo nella piazza del paese di Pejo, oggi appare gravemente danneggiato da alterazioni termoclastiche da gelo nonché abbandonato in località Casenove privo di qualsiasi tutela ( foto 20).  
     La famosa Casa degli Affreschi di Ossana, perla italiana dell’arte medievale trentina, nonostante un primo intervento di arginamento degli intonaci affrescati, versa oggi in totale stato di degrado e insensibile abbandono ( foto 21).

Nonostante la legge 22-01-2004, n°42 riguardante il codice dei beni culturali e del paesaggio sia composto da 184 articoli atti ad impegnare lo Stato, le regioni, le province, i comuni ed i privati cittadini alla fruizione, alla valorizzazione e alla tutela del patrimonio storico e archeologico del territorio, oggi la situazione è purtroppo quella sopra elencata.  La domanda conseguente sarà naturalmente volta ad identificare responsabilità e competenze di chi fino ad oggi ha dimostrato una totale insensibilità verso il patrimonio vallivo, e la risposta è semplice: chi leggendo questa relazione non avrà potuto fare a meno di esprimere il proprio stupore con una esclamazione di sdegno mista ad una pervasa sensazione di impotenza, non avrà certo alcuna colpa.  Chi invece, facendosi scudo di un falso perbenismo, si sentirà offeso e scandalizzato non da un sistema di tutela e sensibilizzazione culturale fallimentare, ma da chi ha osato rendere pubblica questa denuncia meditando ripicche e vendette, è indubbio che qualche responsabilità la dovrà necessariamente avere! 

 P.S.: La tutela e la valorizzazione del patrimonio culturale concorrono a preservare la memoria della comunità nazionale e del suo territorio e a promuovere lo sviluppo della cultura (art.1, comma2, legge 22-01-2004, n°42)         
   
 
    

venerdì 21 ottobre 2011

Se sei tra i 18 e 30 ok, altrimenti muori!!

E' un titolo un po' pesante, ma a quanto pare in valle di sole funziona così.
Ora come ora ti guardi in giro e vedi un sacco di manifesti promossi dal Piano giovani come un corso di fotografia, uno di photoshop, uno di cucito, uno di Hip hop, e così via. Ultima novità La TV della Valle di Sole.

Articolo dell'Adige del 21 ottobre 2011

Già, proprio così, in via di preparazione una tv locale sia su web che in DVBT (digitale terrestre). Promossa dalla Comunità di Valle, capitanata da Alessio Migazzi.
Ora da qui dovrei partire con due articoli ben distinti, ma vedrò di capitolare tutto in un unico post.
Io che ho 36 anni, non mi sento affatto da pensionato, da emarginato, anzi penso che in quest'età possa sentirmi al pieno delle forze, pieno di vitalità. Ma a quanto pare alla Società moderna non importa. Sono Out, sono fuori, non sono più giovane. Viaggi di interscambio? Nada, corsi di formazione?? Niente. Solo attendere di andare in vacanza con i pensionati.
Non mi sembra affatto giusto, soprattutto visto che questa valle non è affatto numerosa, e in più di un frangente ho assistito alla mancanza di giovani disposti a frequentare tali opportunità.

Ora vorrei addentrarmi maggiormente su quest'ultima offerta del gruppo "Comunità di Valle". Innanzitutto mi piacerebbe sapere un attimino i costi supportati per tale operazione.
Da quanto so io acquistare per se stessi l'attrezzatura NON È POCA COSA. Come minimo servono un paio di telecamere almeno semi professionali dal costo minimo di 5.000€ cadauna, un banco regia amatoriale altri 6.000€ un paio di microfoni (uno fisso e un cono per esterni, di quelli decenti) 600€, fari per illuminazione 200€. Computer per elaborazione post produzione 3.000 €. Programmi per montaggio audio video come Adobe Production Premium CS5 costa circa 1.700€
Quindi stando a cifre basse siamo intorno ai 25.000 € più il sistema di trasmissione in DVBT. Il ché mi sembra anche poco. Più ci sarà il costo di formazione come fonico, regia, giornalismo ecc. Altri 10.000€ che vanno in fumo.

Ho già avuto esperienze sia di giornalismo che di editing video e so come funziona.
Sarebbe una cosa da estendere a tutte le fasce d'età anche perché ognuna di queste penso che qui in valle abbiano da dire qualcosa. Penso alla creazione di un Tg bambini, uno dei ragazzi delle medie, penso ai pensionati. Ma soprattutto penso alla stra maggioranza di persone della mia età.

sabato 15 ottobre 2011

Wow che prezzi

Microsoft Seven Professional - 250 €
Microsoft Office Professional - 650 €
Norton Antivirus (per un anno) - 25 €
Nero 12 Premium - 89 €
Adobe Photoshop cs5 extended - 1.190 €
AutoCAD 2012 - 5.450 €

Lascio a voi un po di conti.
Calcolate circa la metà del prezzo per la versione OEM (Versione abbinata all'acquisto di un computer). Ovviamente non vale per Photoshop né per AutoCAD




Se calcolate che in media, ogni ufficio di un piccolo comune ha come  minimo una decina di computer, fate presto a fare i vostri calcoli.





Altro esempio:
Linux Ubuntu vers. 11.10 - 0 €
LibreOffice 3.4 - 0 €
Antivirus ??? Non esistono virus - 0 €
Braseo Masterizzatore - 0 €
Gimp fotoritocco - 0 €
FreeCAD e Blender - 0 €

Ora provate a rifare i calcoli.......



Inoltre vediamo alcune curiosità.
Windows 7 può essere usato solo su di un pc.
Di Seven i programmi pre installati interessanti sono: La calcolatrice, Windows Media Player e ... Freecell. Wow. Al massimo ma non nella versione pro trovate Windows Media Center che non vi da nulla di più a Windows Media Player. cambia solo il modo di vedere.


Ubuntu nella versione scaricabile di base può essere usato su tutti i pc che incontrate. Parte sia da cd che da chiavetta USB. Può essere usato direttamente anche senza essere installato.
Nella lista dei programmi preinstallati troviamo: Braseo (programma di masterizzazione), Shotwell (programma di archiviazione e gestione foto)
Firefox o Chromium (per navigare su internet), LibreOffice (alternativa a Office)
Di contro, causa licenze strane, ubuntu non permette di usare, mp3, avi, e altri formati. Ma basta scaricare gratuitamente (non è illegale) il pacchetto "restricted  extra" e potrete fare tutto.

Ora, quale scegliereste??

Exponoce 2011

Eccoci alla quinta edizione della fiera della valle di sole per "eccellenza".

Tale manifestazione nata per la promozione delle piccole, medie aziende che scorrono lungo il fiume noce. O per lo meno doveva essere così. E come sempre le premesse non rispecchiano la realtà.
Una realtà fatta come sempre da grandi e da nullità. I grandi si possono permettere di avere grandi spazi, dove spazi non ci sono, altri, non possono neppure permettersi uno spazio all'aperto.
La realtà è contraddistinta da sottili linee che non possono essere oltrepassate. Fatto sta che vedi sempre meno novità, e più cose  scontate. Non è più una fiera espositiva, piuttosto il punto di vendita di alcuni "fortunati".
Mi spiace  più per quei personaggi che poi ci perdono la faccia, non sapendo questo, o peggio ancora, facendo finta di non saperlo.
Una fiera di questo tipo, doveva esaltare le capacità artigianali locali, i prodotti locali, i produttori locali. Invece ci si trova la Wurt che non mi sembra sia originaria di qui, come anche la Finstral che occupa una buona fetta della sede fieristica (non siamo a Milano). Mentre ferramenta, il negozietto di abbigliamento locale e altri interessanti punti di riferimento più o meno noti in valle, sono assenti alla manifestazione.
L'equità della manifestazione perde subito di significato. Forse è solo una mia presa di posizione sbagliata, un mio errato punto di vista. Quello che vedo passando per gli stand è solo una mia immaginazione. Forse non ho guardato abbastanza in valle da non notare tutti questi negozi di "artigiani" che si sono messi a fabbricare pannelli fotovoltaici e solari. I vecchietti che intagliano il legno producendo pallet. EXPO NOCE. Divenuta in pochi anni una seconda fiera dedicata al settore alberghiero, un ombra di quella di Bolzano, mischiata a una marmaglia di altri settori non ben identificati in valle. In sostanza solo il 30% dei presenti sono provenienti direttamente dalla valle e per la valle.

Tra l'altro se almeno l'offerta fosse vasta, ma anche in questo caso vige la pochezza di idee e di proposte.
Se vi ricordate un paio di anni fa all'uscita del digitale terrestre, la fiera veniva presa d'assalto all'acquisto dei famigerati decoder terrestri e satellitari. Quest'anno invece nel reparto elettronica, troviamo 3 televisori e nient'altro!!! Penso che dire ridicolo sia poco!!
Aspettiamo le esibizioni di trial tanto per tirarci su il morale, perché del resto non penso che ci sia qualcosa di buono da salvare. Un piccolo sforzo per promuovere maggiormente gli artigiani e i produttori locali, non guasterebbe affatto.

domenica 9 ottobre 2011

Ma dove siete finiti tutti?

Una cosa che mi fa davvero arrabbiare è il vedere come la gente e soprattutto la gioventù di oggi si sia persa la volontà di guardare avanti.
Lo noto tutti i santi giorni ovunque vada, che sia nella vita reale che qui in internet. Centinaia e centinaia di persone che non sanno più che cosa vogliono dalla propria vita. Scazzati, stanchi di tutto e di tutti.
Quei pochi che ancora hanno il coraggio di muoversi, perché a casa non ce la fanno più a restare, si ritrovano davanti ad un bicchiere di vino o di birra, perché a quanto pare è l'unico vero amico che ti sa ascoltare e che lo trovi ovunque vai.
Sento gente che si lamenta, che in valle non c'è niente, che non si sa cosa fare. Oppure che qualcuno ha già troppo da fare, da non poter poi aver la forza di uscire a fare un giro per il paese.
Gli unici che vedi ancora in giro sono i passeggini con le madri che scorrazzano per le strade, viaggiando di fretta, perché poi inizia cento vetrine o uomini e donne.
Dire che siete patetici è dire poco. Per trascinarvi in giro non basta che ci sia scritto (Bar con Birra gratis). Vi serve anche un invito direttamente dal presidente della Repubblica.
Oltre tutto, neppure a casa siete in grado di esprimervi al meglio. Vi collegate su Facebook, scuriosate tra i profili dei vostri "amici", raramente commentate e ancor meno inserite informazioni davvero interessanti.
Mi viene da piangere quando mi sento dire in giro per strada "Sai ho visitato il tuo blog, hai proprio ragione, qualcuno che ha coraggio di scrivere certe cose." Ma tu, che hai letto questo blog, hai commentato? hai postato la tua idea? hai replicato?? No, la maggior parte no.
Sabato mattina (8 ottobre) c'è stata la tavola rotonda riguardante il Parco, lì, a parte le teste pelate dei politici, dei dipendenti (direttamente interessati) e veramente pochi altri, hanno partecipato. Io c'ero, anche se non mi interessava del tutto. Ho anche commentato sia qui, sia poi in fabbrica.
Nel pomeriggio ho realizzato una piccola presentazione a Peio al Dopolavoro. Di pubblicità ne ho fatta solo su Facebook, è vero, ma so che molti di voi l'hanno vista. E' anche vero che l'argomento forse non era dei più interessanti (soprattutto per chi non cerca di capire nulla di ciò che lo circonda). Fatto sta che si è presentata una sola persona da Cogolo. E non è la prima volta che succede. Anche cambiando argomentazione il discorso non cambia.

Quindi qui la situazione è davvero grave. Grave perché vedo una valle morire. Che non ha nessuno stimolo per migliorare la propria situazione e soprattutto che si lagna della situazione stessa!!
Grave ancor più il fatto che poi mi fanno passare per tipo strano. Si lo sono, ma preferisco essere così, che essere un ameba come voi.
Non siete daccordo? Allora iniziate a commentare qui sotto, anche a prendermi in giro, ma vediamo di iniziare con qualcosa. E se avete proposte, perché non sederci ad un tavolo e cercare di capire cosa si può fare per cambiare sta situazione.
Io sono pronto al dialogo e voi?

Michele Dallagiovanna!

Parco Nazionale dello Stelvio - Futuro???


Sabato 8 ottobre 2011 – Riunione “tavola rotonda” Sul futuro del Parco Nazionale dello Stelvio.
Sono riuscito a registrare il telegiornale di ieri sera. Quindi ho postato anche il servizio di TRENTINO TV


Oggi ho assistito a un qualcosa di più prossimo ad una giornata al Consiglio Provinciale, dove tutti parlano, parlano, ma alla fine quello che ne esce fuori è “politichese” ovvero nulla in tutto.
A fare da capofila e forse quello che maggiormente ha spiegato la situazione è stato Salvatore Ferrari vicepresidente di Italia Nostra in Trentino. Tra i vari presenti ricordo Pierangelo Giovanetti come moderatore, Alberto Pacher, Franca Penasa, Rossana Bettinelli, Mario Malossini, Ciro Berdini, Roberto Pinter e Alberto Bombarda. In sala solo il sindaco di Malé, e tra i vari Alberto Pasquesi.
In pratica da quel poco che ho capito lo stato non ne vuole più sapere di tenersi i conti del Parco Nazionale dello Stelvio, e a causa della ricerca della fiducia, una delle tante, del Presidente del Consiglio Berlusconi, ha in pratica “svenduto” il pacco. La forspartain (o come cavolo si scrive), ne ha preso subito le redini con l'intento di mandare a quel paese tutto il lavoro fatto fino ad ora nel Parco. Ricordo che da 16 anni esiste un consorzio che unifica le tre provincie contenenti il Parco.
Non vi sembra Il Presidente francese Sarkozy?
Se la storia dovesse proseguire come sta andando avanti, in teoria una delle possibili visioni future è la scissione delle tre provincie, quindi non più “Parco Nazionale dello Stelvio”, ma Parco divertimenti del trentino, Parco lagher sudtiroler e Parco della Madunina lombarda (è un esempio).
Fortunatamente a metterci una pezza temporanea è stato da prima il nostro Presidente della Repubblica e poi il comitato Lombardo. (o forse il contrario).
Ora il tutto, tra le parole in politichese bla, bla, bla, si è data la possibilità di estendere l'importanza del Parco non più a Nazionale, ma Europeo. Visto che quelli di Bruxelles a quanto pare piacciono i fiori, le piante e gli animali, loro potrebbero sovvenzionare il Parco visto che è bello, è in centro alle alpi e poi perché in genere vengono in vacanza a febbraio qui.
Altre alternative valide non ne ho viste sinceramente, Pacher assicura che non sparirà, ma che si trasformerà. Non dobbiamo aver paura di questo. Al massimo lo chiameremo Parco della discarica di Napoli.
Mi è piaciuto l'intervento di Loreta Veneri, la quale ha rimarcato la mancanza di identità vera come Parco, che anche al sottoscritto sembra più una sorta di barricata dove dentro non puoi fare nulla e basta.
Bella la segretaria (o almeno sembrava così) di Salvatore e poco altro. Penso che alla fine la gente e soprattutto i dipendenti del Parco siano andati via con le stesse conclusioni che avevano prima di arrivare.